Il lavoro di ricostruzione digitale
del castello di Crotone è partito qualche anno fa, ma è ancora soltanto nella
sua fase iniziale, la modellazione dei volumi e dell’involucro esterno (alcune
parti sono già definite, altre sono soltanto abbozzate e verranno man mano
perfezionate).
È un lavoro, questo che si
sta facendo, che viene portato avanti a piccoli passi e a più riprese, non solo
perché richiede molta precisione nei rilievi e nella restituzione in 3D, ma
soprattutto perché il tempo che può essere dedicato al progetto da parte del
suo autore è sempre troppo poco rispetto
al lavoro che c’è da fare.
Va ricordato che si tratta di una iniziativa personale (supportata dalla preziosa collaborazione di alcuni pochi amici che ci hanno creduto fin dall’inizio) che, al momento, non è finanziata, né sponsorizzata da nessuno.
Per riuscire a trovare le risorse economiche necessarie a sviluppare il progetto in tempi più brevi, è nata l'idea di lanciare una campagna di sostegno con il modello crowdfunding, cioè una raccolta fondi "popolare" sul web, alla quale può aderire chiunque.
Il piano di realizzazione del modello digitale prevede diverse fasi, ognuna delle quali permetterà di ottenere una versione specifica della ricostruzione.
Alla prima fase (quella a cui si sta lavorando adesso, che prende in considerazione i volumi esterni “neutri”) seguirà quella della resa dei materiali (rendering) così da riportare l’aspetto “reale” di terreno, strade, muri e altri elementi architettonici esterni, per passare poi alla ricostruzione degli ambienti interni e alla stratificazione dei diversi livelli, per avere così anche la possibilità di rappresentare sezioni e spaccati.
Va ricordato che si tratta di una iniziativa personale (supportata dalla preziosa collaborazione di alcuni pochi amici che ci hanno creduto fin dall’inizio) che, al momento, non è finanziata, né sponsorizzata da nessuno.
Per riuscire a trovare le risorse economiche necessarie a sviluppare il progetto in tempi più brevi, è nata l'idea di lanciare una campagna di sostegno con il modello crowdfunding, cioè una raccolta fondi "popolare" sul web, alla quale può aderire chiunque.
Il piano di realizzazione del modello digitale prevede diverse fasi, ognuna delle quali permetterà di ottenere una versione specifica della ricostruzione.
Alla prima fase (quella a cui si sta lavorando adesso, che prende in considerazione i volumi esterni “neutri”) seguirà quella della resa dei materiali (rendering) così da riportare l’aspetto “reale” di terreno, strade, muri e altri elementi architettonici esterni, per passare poi alla ricostruzione degli ambienti interni e alla stratificazione dei diversi livelli, per avere così anche la possibilità di rappresentare sezioni e spaccati.
Contemporaneamente alla
ricostruzione del castello allo stato attuale, si procederà (man mano che il
lavoro riuscirà a permetterlo) anche alla realizzazione dei modelli “storici”,
con la “ricostruzione” delle parti scomparse nel corso dei secoli e la
“cancellazione” di quegli elementi aggiunti in epoche successive a quella presa
in esame. In questo modo si comincerà già ad avere dei materiali visivi utili
allo studio e alla comprensione della struttura.